Il progetto, unico nel suo genere a livello regionale e nazionale, nasce da un’intuizione precisa della Dottoressa Eva Simola (Presidente dell’Associazione Legalità Sardegna): trasformare la generica educazione alla legalità in una risposta pratica e procedurale al bullismo e al cyberbullismo. L'idea è stata immediatamente accolta e promossa dalla Dottoressa Paola Nieddu (Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore "Luigi Einaudi" di Senorbì), a beneficio dei suoi studenti.
Questa iniziativa si inserisce non solo nell'ambito dell'insegnamento di Educazione Civica (Legge 92/2019), ma mira a colmare il gap tra la consapevolezza del fenomeno e la capacità concreta di risolverlo, in coerenza con il Curricolo d’Istituto.
Si tratta di un percorso di Peer Education ideato dall’Associazione "Legalità Sardegna" che si pone come obiettivo primario di dotare gli studenti di un bagaglio pratico-legale per affrontare la prevaricazione.
La nota distintiva del progetto è l'utilizzo di Relatori dell'Associazione (personale in congedo dell’Arma dei Carabinieri). A differenza dei modelli standard di educazione tra pari che si concentrano prevalentemente sugli aspetti psicologici e relazionali, la scelta di questo expertise specifico è la risposta concreta ideata per:
Il progetto prevede di formare gli studenti delle classi quinte, ovvero la 5ª SIA e la 5ª Agrario, come peer educators. La loro formazione di 8 ore è mirata a fornire, oltre alle competenze relazionali e di leadership, una preparazione sulla Legalità Pratica.
Le fasi di attuazione prevedono:
L'I.I.S. Einaudi, sposando l'idea della Dottoressa Simola, rafforza il suo impegno trasformando i suoi studenti in promotori attivi e preparati di una cultura della legalità risolutiva e qualificata, offrendo una risposta istituzionale forte e tangibile al fenomeno della prevaricazione giovanile.
